Gli interventi anticipati dal Governo per ridurre la “febbre” del prezzo non bastano.
“Contro il caro carburante l’impegno del Governo per interventi che riducano il prezzo, è apprezzabile, ma non è sufficiente. Come già espresso dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, c’è in atto una speculazione ingiustificata. Occorre un’authority europea che sia immediatamente operativa per calmierare i costi ed intervenire sulle anomalie dei mercati delle materie prime”: Questa è la richiesta della FNAARC, la Federazione degli Agenti e Rappresentanti di Commercio aderente a Confcommercio.
“Per noi Agenti che abbiamo nell’auto un vero e proprio ‘ufficio’ con una media di percorrenza annuale di oltre 60mila chilometri – spiega Gino Mattiolo, Presidente Fnaarc Torino e Coordinatore Regionale Piemonte e Valle D’Aosta – l’aumento del costo del carburante incide in modo significativo stimato tra i 4 e 5mila. Nel corso degli ultimi due anni la categoria è stata falcidiata dall’aumento dei costi e dalla diminuzione delle vendite a causa dapprima della pandemia che ha ridotto i consumi e, successivamente, dalla carenza di materie prime che ha impedito alle ditte nostre preponenti di produrre. Inoltre, il tetto di deducibilità del costo dell’auto, 25mila euro, è bloccato da tempo ormai immemorabile e non ci consente di acquistare automobili ‘green’”.
Gli sconti grazie all’extragettito Iva, ed anche il taglio delle accise che FNAARC aveva indicato fra le misure possibili per abbassare la ‘febbre’ del prezzo del carburante, non sono più sufficienti e non risolvono il problema a causa degli importanti rialzi del prezzo degli ultimi giorni.
“Agire in fretta sui costi del carburante e dell’energia è indispensabile” – sottolinea con forza Mattiolo – “e nonostante le conseguenze internazionali causate dalla drammatica guerra in Ucraina, il rincaro così accentuato del carburante non trova giustificazione”.
La prevista ripresa appare già compromessa: i mercati si stanno nuovamente bloccando. Bisogna agire in fretta per calmierare i costi e ridare così fiato e fiducia alle imprese. Questa è l’accorata sollecitazione al Governo da parte della FNAARC e degli oltre 40.000 Agenti di Commercio operanti in Piemonte e Valle D’Aosta.
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