Un “ciclone spaventoso” colpisce gli Agenti e Rappresentanti di Commercio. Sono ancora molto distanti i livelli pre-pandemia del 2019 e l’unica ripresa vera che si sta registrando, purtroppo, è quella dei costi.

Pesa sugli Agenti e Rappresentanti di commercio il rincaro del carburante che si unisce al vertiginoso aumento generale dei costi.

Per gli Agenti di Commercio l’automobile è il loro “ufficio” con una percorrenza media annua di oltre 60mila chilometri percorsi e il cui costo rappresenta la maggiore voce di spesa del bilancio.

Si stima che l’incremento dei costi per gli Agenti sia di almeno il 30%: salgono apparentemente i ricavi, ma è una crescita fittizia derivata dall’inflazione: i margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, la concorrenza delle vendite online e la carenza di prodotti da vendere dovuta ai ritardi nelle forniture.

Fnaarc sollecita interventi immediati e concreti per i 225.000 Agenti e Rappresentanti di Commercio che, intermediando oltre il 70% del Pil nazionale e costituiscono il motore delle PMI.

Gli Agenti di Commercio sono stati fra le categorie più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia.

Da qui le richieste FNAARC al Governo:

  • Riduzione per gli Agenti di Commercio del costo del carburante, intervenendo anche sulle accise, al pari delle agevolazioni concesse ad autotrasportatori, tassisti etc.
  • Attualizzazione dei parametri fiscali per la deducibilità dell’acquisto dell’auto a tutela della sicurezza degli Agenti e per l’investimento nelle nuove Tecnologie Green

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